Cos’è la Leadership

Alla fine si parla sempre di Leadership

Per capirla, tocca fare un passo concettuale, perché qui tutti ne parlano, ma quanti la comprendono… questa leadership?

Iniziamo dalla competenza intrapersonale. Ovvero, come conosciamo e controlliamo noi stessi? Ammazza che lavorone!

Il/la leader è quella figura che innanzitutto costruisce la propria consapevolezza di sé, ha padronanza di sé e ha motivazione.

Poi Goleman tira in ballo l’empatia, e quando il mondo cambia, comprendere gli altri, vuol dire anche ricostruire se stessi.

Siegel e Bryson elencano “I cinque diamanti dell’empatia“, che secondo me dovresti tatuarteli in fronte se vuoi ESSERE leader:

  1. assunzione del punto di vista altrui (perspective taking e intersoggettività)
  2. risonanza emotiva: capacità di sentire le emozioni di un’altra persona
  3. empatia cognitiva: comprendere il vissuto di un’altra persona
  4. empatia compassionevole: sentire la sofferenza dell’altra persona e il desiderio di alleviarla
  5. gioia empatica: gioire della felicità, dei successi e del benessere di un’altra persona

In sostanza oggi (NON IERI, NON 20 ANNI FA, ma OGGI!) saper valorizzare le persone, fornire feedback, dare supporto, fare leva sulle diversità, essere consapevoli delle differenze individuali, sono la “chiave di volta” della personalità del/la leader.

La persone cambiano, il mondo cambia e se non ci si adatta al cambiamento, Darwin direbbe che è arrivata l’estinzione.

Quindi come si sviluppa l’empatia?
Innanzitutto utilizzando un linguaggio empatico e allenare la capacità di comunicazione, concepire il benessere come una cosa collettiva, da qui allenare la capacità di gestire il conflitto, che è essenziale per andare avanti nella conoscenza, perciò non va soppresso.

Collaborare. Collaborare. Collaborare.

Quindi, cos’è la leadership? Un processo di interazione sociale, che può
incidere fortemente sui risultati di performance.

Secondo Goleman la “primal leadership” è la capacità di utilizzare le competenze dell’intelligenza emotiva per la
comprensione gli altri, guidarli, gestire le emozioni, il tutto corredato da un atteggiamento costruttivo.

E poi… e poi…

Ps: sì, anche un dittatore è un leader, però il mondo poi si ribella alla coercizione, dunque ci penserei prima di assumere questa visione di leadership